Se ami l’arte – soprattutto l’arte che parla al cuore della gente – allora un tour delle antiche chiese sul Lago di Como soddisferà sicuramente la tua fantasia. Molte delle chiese che ospitano l’arte più espressiva sono chiuse a meno, salvo non ci sia una messa, una celebrazione, o si sia disposti ad assumere una guida per una visita privata. Oggi ho visitato la Chiesa di San Giovanni Battista a Brenzio, vicino a Gravedona.
Nelle mie precedenti due visite a Brenzio, avevo trovato solo due affrenschi dedicati alla Madonna e una Chiesa di San Giovanni Battista costantemente chiusa. Non essendo riusciata a trovando, in passato, uno degli affreschi, in questa ultima mia visita o chiamato la guida turistica venendo a sapere con mia grande gioia che l’opera dell Madonna XVI secolo si trova ora all’interno della chiesa! L’affresco fu infatto rimosso per preservarlo. Che fortuna!
Brenzio non è un luogo di passaggio, tutt’altro. Si trova alla fine di una strada ripida e tortuosa sopra il Lago di Como ed il paese ha visto tempi migliori, sempreché quei giorni siano stati davvero migliori. A farmo conoscere questo bel paesino sono stati i miei cugini i quali ci tenevano a motrarmi la bella fontana dove, fino a un tempo non troppo lontano, le massaie lavavano i panni.
Per questo motivo sono stata spinta a fare qualche ricerca in più su questo borgo. Ho trovato un piccolo volume online su Brenzio e ho scoperto l’esistenza di tre favolosi affreschi dedicati alla Madonna dipinti da Giovanni Mauro Della Rovere detto il Fiammenghino (1575-1540) e Isidoro Bianchi (1581- 1662)! Wow!
Brenzio fu costituita come congregazione nel XIV secolo dalla Chiesa. La Chiesa di San Giovanni Battista fu edificata più tardi nel XV secolo. Gli abbellimenti artistici intervennero subito dopo grazie all’aiuto economico dei devoti locali. Il grande arco sopra l’altare maggiore è opera di Isidoro Bianchi di Campione (1581-1662). Le due cappelle laterali furono affrescate dal maestro Giovanni Mauro Della Rovere detto il Fiamminghino (1575-1639).
Come per altre chiese del lago e delle montagne circostanti, le opere degli artigiani più famosi furono pagate da una società di immigrati siciliani chiamata Scolae Panormi – il nome latino di Palermo. Questo gruppo era costituito da persone originarie della zona che, emigrate in Sicilia per lavoro, fecero poi ritorno ai propri paesi di origine.
Un giro tra le chiese del Lago di Como resta imperdibile. L’architettura che le contraddistingue e le opere d’arte che le adornano raccontano la storia delle persone che hanno vissuto in questi luoghi nel corso dei secoli. La loro conservazione testimonia una cultura legata alla propria religione e all’espressione della fede attraverso l’arte e agli spazi dedicati al culto.
Gran parte del sapore dell’Italia è incarnato in quello che è considerato cibo per l’anima. Queste chiese sono una festa!
Virginia Merlini